L’eccezione della Tunisia nelle Primavere Nordafricane:
Il fenomeno delle Primavere inizia proprio qui, in un Paese moderato e più benestante rispetto agli altri, il 17/12/2010. In un piccolo paesino (Sidi Bouzid) un 27enne di nome Mohamed Bouazizi si da fuoco per denunciare la frustrazione di essere un neo-laureato costretto a fare il venditore ambulante a causa dell’alto tasso di disoccupazione che colpisce il Bled tunisino. Da questo episodio, le manifestazioni cominciano a dilagare in tutto il Paese, dove la gente scende in piazza per chiedere un cambiamento radicale del sistema di governo. Ciò che fa crollare il regime è il rifiuto dell’esercito di sparare contro la folla e questo è esattamente ciò che porta Ben Ali alla fuga. Attualmente la Tunisia risulta essere un’eccezione per la nuova Costituzione del 2014 che, oltre a una serie di riconoscimenti che hanno portato a una maggiore libertà di coscienza e a una maggiore uguaglianza tra i generi, non considera più la Shari’a come unica fonte del Diritto ma riconosce pur sempre l’Islam come religione ufficiale dello Stato. Questa nuova Costituzione rende la Tunisia uno Stato di religione islamica e non uno Stato islamico. La vittoria di Essebsi nell’ottobre 2014 non ha interrotto la mediazione tra il suo partito (Nidaa Tounes) ed Ennahda, anzi la loro collaborazione ha forti probabilità di delineare un futuro più equilibrato visto che comunque sono due partiti opposti (uno più statalista e l’altro fautore di un’economia più sociale). Se consideriamo che le proteste sono nate proprio nel Bled, la mediazione tra i due partiti può farci pensare che in futuro verranno delineate delle politiche che renderanno il rapporto città-campagna più equlibrato.
L’eccezione del Marocco e dell’Algeria nelle Primavere Nordafricane:
Marocco= I fattori di distinzione sono: •Monarchia alawita, che considera il re come la più alta autorità politica e religiosa in quanto diretto discendente del Profeta. •Nessun partito si è reso portavoce delle proteste, ma ha confermato la fedeltà al re. •Il popolo è riuscito ad ottenere parte di quello che chiedeva, grazie ad alcune concessioni da parte del re Mohammed VI. •Minore ostilità tra società civile e militare.
Algeria= I fattori di distinzione sono: •Ricordo del Decennio Nero (iniziato nel 1988) ancora troppo vivo nelle persone. •Maggiore libertà di espressione sul dibattito politico, ottenuta dopo i lunghi anni di crisi del Decennio Nero. •Stabilità economica migliore nel 2011 rispetto a quella degli altri Paesi del Nord Africa, specialmente grazie alla risorsa degli idrocarburi. Dobbiamo tenere conto che però la ricchezza viene concentrata in pochissime autorità ed è quindi mal distribuita.
Che ruolo hanno avuto i Berberi e i Tuareg nelle Primavere Nordafricane? In generale la loro era una richiesta di riconoscimento dei propri diritti e della propria cultura.
Tunisia: i Berberi approfittano della fuga di Ben Ali per organizzarsi e nell'aprile 2011, tengono il primo congresso della loro storia, facendo sorgere l'Associazione tunisina di cultura amazigh (berbera), che ha poi ottenuto il riconoscimento ufficiale. Marocco: la loro presenza è prevalente. Il re Mohammed VI nel 2011 inserisce l’art. 5 nella nuova Costituzione, che riconosce il tamazight come una lingua ufficiale accanto all'arabo e rinvia alla legge le modalità dell'integrazione dell'amazigh nella cultura e nel sistema scolastico del paese. In Marocco, un dinamismo berbero si situa all’interno di un più generale dinamismo civile. Algeria: nel 2002 la lingua berbera è stata riconosciuta dalla Costituzione come lingua "nazionale", anche se l'arabo rimane la sola lingua ufficiale. La cultura amazigh si è conquistata un posto nelle università, nella tv, nella radio e nelle numerose manifestazioni culturali. La lotta si è spostata sul terreno politico e oggi mira a una reale apertura democratica per tutto il Paese, nella quale la specificità amazigh sia riconosciuta.
L’eccezione della Tunisia nelle Primavere Nordafricane:
RispondiEliminaIl fenomeno delle Primavere inizia proprio qui, in un Paese moderato e più benestante rispetto agli altri, il 17/12/2010. In un piccolo paesino (Sidi Bouzid) un 27enne di nome Mohamed Bouazizi si da fuoco per denunciare la frustrazione di essere un neo-laureato costretto a fare il venditore ambulante a causa dell’alto tasso di disoccupazione che colpisce il Bled tunisino. Da questo episodio, le manifestazioni cominciano a dilagare in tutto il Paese, dove la gente scende in piazza per chiedere un cambiamento radicale del sistema di governo. Ciò che fa crollare il regime è il rifiuto dell’esercito di sparare contro la folla e questo è esattamente ciò che porta Ben Ali alla fuga. Attualmente la Tunisia risulta essere un’eccezione per la nuova Costituzione del 2014 che, oltre a una serie di riconoscimenti che hanno portato a una maggiore libertà di coscienza e a una maggiore uguaglianza tra i generi, non considera più la Shari’a come unica fonte del Diritto ma riconosce pur sempre l’Islam come religione ufficiale dello Stato. Questa nuova Costituzione rende la Tunisia uno Stato di religione islamica e non uno Stato islamico. La vittoria di Essebsi nell’ottobre 2014 non ha interrotto la mediazione tra il suo partito (Nidaa Tounes) ed Ennahda, anzi la loro collaborazione ha forti probabilità di delineare un futuro più equilibrato visto che comunque sono due partiti opposti (uno più statalista e l’altro fautore di un’economia più sociale). Se consideriamo che le proteste sono nate proprio nel Bled, la mediazione tra i due partiti può farci pensare che in futuro verranno delineate delle politiche che renderanno il rapporto città-campagna più equlibrato.
L’eccezione del Marocco e dell’Algeria nelle Primavere Nordafricane:
Marocco= I fattori di distinzione sono:
•Monarchia alawita, che considera il re come la più alta autorità politica e religiosa in quanto diretto discendente del Profeta.
•Nessun partito si è reso portavoce delle proteste, ma ha confermato la fedeltà al re.
•Il popolo è riuscito ad ottenere parte di quello che chiedeva, grazie ad alcune concessioni da parte del re Mohammed VI.
•Minore ostilità tra società civile e militare.
Algeria= I fattori di distinzione sono:
•Ricordo del Decennio Nero (iniziato nel 1988) ancora troppo vivo nelle persone.
•Maggiore libertà di espressione sul dibattito politico, ottenuta dopo i lunghi anni di crisi del Decennio Nero.
•Stabilità economica migliore nel 2011 rispetto a quella degli altri Paesi del Nord Africa, specialmente grazie alla risorsa degli idrocarburi. Dobbiamo tenere conto che però la ricchezza viene concentrata in pochissime autorità ed è quindi mal distribuita.
Che ruolo hanno avuto i Berberi e i Tuareg nelle Primavere Nordafricane? In generale la loro era una richiesta di riconoscimento dei propri diritti e della propria cultura.
Tunisia: i Berberi approfittano della fuga di Ben Ali per organizzarsi e nell'aprile 2011, tengono il primo congresso della loro storia, facendo sorgere l'Associazione tunisina di cultura amazigh (berbera), che ha poi ottenuto il riconoscimento ufficiale.
Marocco: la loro presenza è prevalente. Il re Mohammed VI nel 2011 inserisce l’art. 5 nella nuova Costituzione, che riconosce il tamazight come una lingua ufficiale accanto all'arabo e rinvia alla legge le modalità dell'integrazione dell'amazigh nella cultura e nel sistema scolastico del paese. In Marocco, un dinamismo berbero si situa all’interno di un più generale dinamismo civile.
Algeria: nel 2002 la lingua berbera è stata riconosciuta dalla Costituzione come lingua "nazionale", anche se l'arabo rimane la sola lingua ufficiale. La cultura amazigh si è conquistata un posto nelle università, nella tv, nella radio e nelle numerose manifestazioni culturali. La lotta si è spostata sul terreno politico e oggi mira a una reale apertura democratica per tutto il Paese, nella quale la specificità amazigh sia riconosciuta.