Glossario Politica africana come narrazione

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  2. Narrazione securitaria: si tratta della narrazione destinata al mantenimento della sicurezza sociale e dell’ordine pubblico.

    Terrorismo: L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili.

    Antiterrorismo: Attività, azione o disposizione rivolta alla repressione di atti e movimenti terroristici: leggi speciali, nuclei o reparti della Pubblica Sicurezza che hanno come compito specifico la repressione del terrorismo organizzato.

    War on terror: Viene chiamata così, l’offensiva su scala mondiale lanciata dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush dopo gli attentati dell’11 settembre 2011. L’espressione si riferisce alla strategia che la destra repubblicana statunitense intendeva seguire contro le organizzazioni terroriste di ispirazione islamica, antioccidentale e antisemita, prima fra tutte al-Qaida, e contro gli stati che fornivano loro ospitalità e finanziamenti. La caratteristica principale della war on terror è quella di essere un conflitto asimmetrico e non convenzionale: uno Stato o una coalizione di stati che combatte contro organizzazioni terroristiche non identificabili territorialmente con una o più nazioni.

    Boko Haram: Movimento fondamentalista musulmano. B. H. significa letteralmente “l’educazione occidentale è peccato” ed è il nome con cui viene comunemente chiamato il movimento estremista islamico, “popolo impegnato nella propagazione degli insegnamenti del profeta e nel jihad”, che opera prevalentemente negli stati del nord-est della Nigeria. Il gruppo si è costituito nel 2002 sotto la guida di Muḥammad Yūsuf, un imām della moschea di Maiduguri, dotato di grandi capacità oratorie e divenuto in pochi anni molto noto tra la popolazione locale per le sue accese prediche contro la corruzione dei politici.

    Al-Shabaab: Fronte islamista radicale somalo (in arabo "La gioventù"), affiliato ad al-Qaida e formatosi come frangia armata delle Corti islamiche che nel 2004 avevano avviato nel Paese un tentativo di governance autoritaria fondata sull’Islam, e alla cui caduta sotto l’avanzata delle truppe etiopiche supportate dall’intervento internazionale (2006) esso si è costituito come gruppo autonomo, iniziando dallo stesso anno a estendere il proprio controllo su ampi settori del sud del Paese e a compiere attentati contro il governo federale di transizione e le forze etiopi presenti in Somalia.

    Jihadismo: Con il termine si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso vari soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ contro coloro che a vario titolo sono considerati infedeli.

    Jihad: Nel linguaggio religioso islamico, la ‘guerra santa’ contro gli infedeli, per l’espansione della comunità ed eventualmente per la sua difesa. È un dovere collettivo, ma in base alle decisioni del capo della comunità, può divenire un obbligo individuale di tutti i credenti.

    Al-Qaida Organizzazione terrorista fondata alla fine degli anni Ottanta del ventesimo secolo dal saudita O. Bin Laden per promuovere la guerriglia islamica contro l'occupazione sovietica dell'Afghanistan. Responsabile di molteplici attentati terroristici contro obiettivi civili (terroristi suicidi anche).

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