Glossario Primavere arabe: Tunisia ed Egitto

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  1. •Arabizzazione e islamizzazione: per arabizzazione intendiamo la diffusione della lingua araba al di fuori della sua sede storica (l’Arabia) che ha raggiunto il Nord Africa, la cui lingua prevalente era quella berbera. L’islamizzazione è la conversione dei popoli alla religione islamica.
    •Berberi e Tuareg: popolazioni autoctone del Nord Africa, nomadi e di religione musulmana. Sono popolazioni pre-islamiche e pre-arabe perché esistevano già prima dell’epoca dell’arabizzazione e dell’islamizzazione dell’Africa Settentrionale. Oggi vivono soprattutto in Marocco (di cui compongono 1/3 della popolazione) e in Algeria (1/4 della popolazione). Col passare degli anni, sono rimasti piuttosto emarginati rispetto alla cultura dominante dei Paesi; ma con l’inizio delle Primavere i loro movimenti trovarono la possibilità di sperare in un cambiamento radicale della propria situazione.
    •Bled: è ciò che circonda la città, ovvero la campagna. Spesso escluso dalla politica, prettamente rivolta alle classi urbane. Gli abitanti del Bled cercano di porre all’attenzione dei futuri sviluppi politici il rapporto città-campagna, che deve risultare più equilibrato.
    •Ennahda: altrimenti noto come Movimento della Rinascita. È un partito politico tunisino di orientamento islamista moderato. Da sempre, Ennahda si esprime favorevole alla visione liberistica dell’economia e non crede in una costituzione islamista dello Stato. Il leader più conosciuto è Rashid Gannouchi. Ennahada è il partito che ha vinto le prime elezioni libere tunisine tenute nel 2011 con presidente Moncef Marzouki.
    •Fratellanza Musulmana: movimento politico-religioso fondato da Hasan Al-Banna nel 1928, diffusosi prima in Egitto e poi nel resto del mondo arabo e islamico. La Fratellanza Musulmana è diventato un punto di riferimento per altre organizzazioni integraliste, basandosi sul concetto per cui il Corano dovrebbe essere inteso secondo i principi del modernismo islamico. I Fratelli Musulmani propagano l’idea di solidarietà e impegno sociale attivo per superare il sottosviluppo economico. Sul piano politico teorizza lo Stato islamico, interpretando l’Islam come sistema universale sia religioso che civile.
    •Islam: il fondatore della religione è Maometto (nato nel 570 d.C. a Mecca), il più grande di tutti i Profeti, ovvero uno dei messaggeri della volontà divina. L’Islam non è solamente una religione, ma è uno stile di vita che coinvolge tutti i campi dell’esistenza umana, individuale e sociale: esso dà consigli materiali, morali, economici e politici. Tutte queste leggi e regole di vita vengono racchiuse nel codice di comportamento della legge islamica, detto Shari’a (letteralmente “strada battuta”). Le fonti della Shari’a sono il Corano e gli hadith, ovvero i detti del Profeta Maometto trasmessi ai suoi discepoli.
    •Umma: nel Corano identifica la comunità dei credenti. Il termine però ha vari significati: da quello religioso a quello politico-ideologico, usato per indicare la comunità islamica universale. È importante perché la Umma sviluppa una dialettica col concetto di Stato in quanto la comunità islamica potrebbe coincidere con la comunità politica. L’interprete politico della Umma è il Califfato e il capo è il Califfo.

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